Mostra per Immagini della Storia di Magione

Magione (PG)

Sospese a fili trasparenti, unite da una rete realizzata dai pescatori, già nella scelta dell'allestimento la “Mostra per immagini della storia di Magione”, inaugurata domenica 23 giugno alla Torre dei Lambardi, rende chiare le sue finalità: quelle di cercare quel filo, immaginario e reale, in grado di dare ad una collettività il suo senso di appartenenza.

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Più di cento foto, scelte e catalogate in un anno di lavoro nell'ambito del progetto M.A.G.I.C.O. Magione Archivio Generale dell'Identità Collettiva, scelte e catalogate dai volontari dell'Unitre di Magione con il coordinamento del'associazione culturale Z.one, costituiscono il nucleo fondamentale dell'esposizione che comprende immagini messe a disposizione dai cittadini di Magione, da una selezione di foto dal Fondo Focaia e dall'archivio del noto fotografo e viaggiatore Roberto Faidutti. A queste si aggiungono altre due iniziative collaterali: un'opera pubblica di Giorgio Lupattelli, ispirata a M.A.G.I.CO, nei pressi del sottopasso ferroviario di Magione, e la mostra di foto dal Fondo Bartoccioni, presso la Biblioteca Comunale, che aprirà in occasione della Settimana Magionese.

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Il lavoro di catalogazione, come hanno spiegato i coordinatori Lorenzo Dogana, curatore con Maurizio Coccia della mostra, e Mara Predicatori, è stato preceduto da alcuni incontri di formazione tenuti dal soprintendente archivistico, Mario Squadroni che ha patrocinato l'iniziativa.

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L'idea di un progetto di raccolta e catalogazione di foto, nato nel 2005 a seguito della mostra dedicata allo scomparso fotografo magionese, Maurizio Dogana, ha trovato l'appoggio dell'Amministrazione comunale, come ha affermato il sindaco, Massimo Alunni Proietti nel suo intervento.«Il risultato ottenuto – ha dichiarato – è quello che ci consente, grazie al lavoro dei curatori, di ripercorrere un pezzo della nostra storia, non solo come elemento nostalgico ma come strumento di conoscenza per sapere chi eravamo, come siamo cambiati e dove vogliamo andare».

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L'assessore alla cultura, Giacomo Chiodini, ha ricordato il sostegno dato da Regione dell'Umbria, banca CrediUmbria e Pro Loco Magione all'iniziativa, e che il progetto non termina qui. «Il lavoro di catalogazione – ha fatto sapere – prosegue e sarà oggetto di studi sempre più approfonditi. Il materiale raccolto andrà a costituire un importante fondo che sarà patrimonio di tutta la collettività.»

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Tra gli interventi lo storico Giovanni Riganelli ha messo in evidenza l'importante lavoro di raccolta fatto da Aldo Focaia un semplice ciabattino, emigrato in Svizzera che, tornato a Magione, ha raccolto migliaia di foto che oggi costituiscono una testimonianza preziosa di fatti, personaggi ed eventi del passato.

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