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Stando alle fonti storiche, la Festa di San Pancrazio si svolge a Calvi dell'Umbria tutti gli anni, ininterrottamente, dal XIII secolo.
Il Santo, martirizzato all'età di 14 anni, è rappresentato dai quattro Signorini (bambini vestiti da soldato romano) che lo impersonano; vi sono poi i Gonfalonieri che sorreggono gli Stendardi, grossi drappi di seta su cui è dipinta l'immagine del Santo.
In origine vi era un unico stendardo rosso; successivamente ne fu concesso un altro di colore bianco agli abitanti della Costa, fuggiti dai castelli di Striano ed Altaino che si erano stabiliti nella periferia del paese.
Con il tempo sono aumentati a quattro, a rappresentare le varie parrocchie in cui era diviso il centro storico del paese.
Quando le parrocchie sono state unificate in quella di S. Maria Assunta e S. Valentino, gli Stendardi sono rimasti ad identificare le quattro Contrade, i quattro rioni in cui è diviso l'intero territorio comunale.
Oltre a quello religioso, la Festa di San Pancrazio aveva anche significati politici ed economici: essa, infatti, celebra ancora il possesso da parte della Comunità Calvese della cima del Monte Rosaro, ora Monte San Pancrazio, conteso con il vicino castello di Poggio di Mezzo, oggi Poggio di Otricoli.
Le lotte fra i due castelli cessarono soltanto nel 1456 con un arbitrato, nel quale furono tracciati i confini territoriali tra i due castelli: da allora ogni anno il 12 maggio, per rammentare l'accordo preso, si svolge una simbolica “revisione dei confini” tra i rappresentanti dei Comuni di Calvi ed Otricoli alla presenza dei rappresentanti degli altri comuni confinanti sulla montagna, Configni, Lugnola e Stroncone.