Due bluesman, due musicisti girovaghi, un po’ straccioni e un po’ poeti. Ricordano i bei tempi andati, quelli del vecchio zio George, il grande George “Howling” Wolf, artista trasformista, in grado di camuffarsi in men che non si dica nei modi più impensati: bambina, vecchietta… Purtroppo finito male. Incidente di caccia. E, ricordando i bei tempi, cantano le loro arie preferite: l’inno dei lupi, la ballata della nonna malata, il blues del cacciatore.
Stanno andando a Wolf City, al Wolf Pride, il raduno dei lupi. Tutti ce l’hanno con i lupi solo perché han sempre fame: per questo sono reietti. Ma è il tempo del riscatto! È ora che si ristabilisca la verità. Perciò i due lupi racconteranno la storia a modo loro.
Chissà se questa volta l’arte dell’inganno darà i suoi frutti?
Chissà come placare questa fame da lupi?
Lo spettacolo vuole essere una versione di Cappuccetto rosso “dal punto di vista dei lupi”. I due attori si basano sulla clownerie, una coppia comica che ricorda Stanlio e Ollio. Le canzoni sono originali cantate e suonate dal vivo. Il tutto è condito con un pizzico di magia, dando vita a una performance molto divertente, sia per i bambini sia per i grandi.
Fascia d’età: dai 3 anni
Teatro Invito La celebre fiaba raccontata (e cantata) dal punto di vista dei lupi di Luca Radaelli con Stefano Bresciani e Davide Scaccianoce regia di Luca Radaelli
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