Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia

Terminato
da Venerdì 18/09/2020 a Domenica 03/10/2021

Tra reale e virtuale: è così che il sommo artista italiano abiterà le sale di Palazzo Baldeschi al Corso, nel centro storico del capoluogo umbro, prorogata  fino al 3 ottobre 2021. Fra le manifestazioni riconosciute dal Comitato Nazionale la mostra si inserisce nel più ampio programma di celebrazioni Raffaello in Umbria per rendere omaggio a Raffaello Sanzio a 500 anni dalla sua scomparsa.
34cbd261Contenuto di 7282b12e UmbriaEventi.com af6b939f
1f900ffdContenuto di 039a6ae7 UmbriaEventi.com 70c092bbIl percorso espositivo organizzato dalla Fondazione CariPerugia Arte insieme all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” si sviluppa in due parti. Una è dedicata al periodo umbro di Raffaello, grazie a una importante sezione multimediale con straordinarie videoproiezioni immersive e all’esposizione di alcune opere dei maestri di Raffaello: Perugino, Pintoricchio e Signorelli. L’altra, prettamente espositiva, è dedicata all’eredità lasciata dall’artista soprattutto in ambito accademico.
30908926Contenuto di 231a05ec UmbriaEventi.com d9c03505
50b96937Contenuto di 53a8a9ca UmbriaEventi.com 499fe7dbRaffaello nel capoluogo umbro ha trascorso più o meno sei anni della sua vita, dal 1500 al 1505 circa. Perugia e Città di Castello rappresentano i luoghi dell’Umbria dove ha mosso i primi passi e svolto una parte significativa della sua formazione artistica, iniziata quando il padre Giovanni Santi chiese a Pietro Vannucci di accettare il figlio nella sua bottega per perfezionarsi nell’arte della pittura. Come è noto, le uniche due opere ancora conservate in Umbria sono il Gonfalone della Trinità, nella Pinacoteca comunale di Città di Castello e l’affresco di San Severo presso l’omonima cappella annessa alla chiesa camaldolese, oggi di proprietà del Comune di Perugia.
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e7f3706cContenuto di a3ba88f3 UmbriaEventi.com 323f47dbCon la parte multimediale della mostra, a cura di Francesco Federico Mancini, con la regia della Fondazione CariPerugia Arte e il contributo della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche e dell’Archivio di Stato di Perugia, a Palazzo Baldeschi prenderà vita un’esperienza immersiva dove si potranno ammirare in sequenza tutte le opere umbre del Maestro – se ne contano ad oggi dodici – permettendo ai visitatori di esplorarne anche i dettagli, accompagnati da informazioni lette da una voce narrante.
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c94e1232Contenuto di 20682c6b UmbriaEventi.com 3968d962In un’altra sala del palazzo, sempre grazie alla magia degli effetti multimediali, partendo da famosi ritratti alcuni attori in costume rinascimentale porteranno in scena il pittore urbinate attraverso due dialoghi che coinvolgono anche il Perugino, suo maestro. Fiore all’occhiello di questa sezione tre prestigiose opere del Rinascimento umbro appartenenti alla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e realizzate da tre maestri a cui Raffaello si ispira e con i quali si relaziona quando arriva in Umbria: Perugino, Pintoricchio e Signorelli. Altre coinvolgenti animazioni completeranno il percorso espositivo del piano nobile.
d586c64fContenuto di 0c6fea3f UmbriaEventi.com f6266793
7180b2faContenuto di e1c992ca UmbriaEventi.com af4c4cf4L’altra sezione della mostra, dal sottotitolo L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento è realizzata dall’Accademia di Belle Arti di Perugia e curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci, con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei Beni dell’accademia.
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55265d80Contenuto di 41456f82 UmbriaEventi.com a6a3b625Si articola in quattro parti tematiche e cronologiche che vogliono mostrare e dimostrare come, per tutto l’Ottocento, Perugia, grazie alla presenza di Tommaso Minardi, fu un epicentro insieme a Roma della corrente purista e del ritorno all’arte di ispirazione religiosa. 
a8c9e95eContenuto di b070a004 UmbriaEventi.com 7e507fbdL’Accademia, infatti, fu un vivaio di talentuosi pittori che rielaborano la lezione degli antichi maestri, Perugino e Raffaello prima di tutti, attualizzandone modelli e stile, interpretando quel gusto neo-rinascimentale, molto apprezzato anche dal collezionismo e dal mercato internazionali dell’epoca.

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