Un padre e un figlio si cercano, si perdono, crescono insieme.
Lo spettacolo rilegge la fiaba di Pinocchio attraverso la figura di Geppetto.
Geppetto, si sa, è un falegname povero che sogna di avere un figlio e decide di costruirselo. Quel che non si sa è che vive nella città del mobile, dove tutti conoscono l'arte di animare il legno, cavandone fuori meraviglie.
Nella sua bottega il nostro Geppetto intaglia parole come trucioli, dietro al banco da lavoro racconta le avventure del suo figliolo Pinocchio, evocate mediante semplici attrezzi da lavoro e piccole invenzioni quotidiane, espedienti poveri, primordiali, affinché siano suggestione più che rappresentazione, stimolo più che descrizione. Uno spettacolo che, attraverso lo sguardo di Geppetto, racconta Pinocchio, la solitudine dell'anziano artigiano e la forza curativa dell'immaginazione, perché i sogni, come le storie, un po' ci salvano.

Produzione Fondazione Sipario Toscana
Regia Tonio De Nitto
da Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
con il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi
drammaturgia Tonio De Nitto, Debora Mattiello
con Debora Mattiello
musiche Paolo Colettaluci, Cristina Fresia
costumi Lapi Lou
marionetta Roberta Bianchini