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Le Proloco di Civitella d’Arna e Ripa ed il gruppo del Teatro d’Arna presentano La Mì Passione
e4ee7fc1Contenuto di 4efeee3b UmbriaEventi.com 1361726a
fef61d28Contenuto di 8d11380a UmbriaEventi.com a04e2d2eRappresentazione Teatrale Itinerante della Passione di Cristo come era recitata nel contado perugino nel secolo scorso, con la partecipazione di oltre 50 tra attori e figuranti Regia Giuseppe Tufo
Alle ore 21:00 il giorno della Domenica delle Palme, sarà rappresentata in dialetto perugino.
2596d602Contenuto di c5c5c8bc UmbriaEventi.com 827d6ba4Dopo un anno di interruzione torna a Civitella d’Arna, la rappresentazione de La Mi Passione, uno spettacolo di teatro popolare itinerante, che la Proarna, in collaborazione con la proloco di Ripa, ha organizzato sin dal 2007. In particolare la rappresentazione scenica, ripropone la Passione di Gesù e di Maria così come la cantilenava una vecchia signora, Erminia Calzoni Bovini, nata nel 1863 a Montecapanno, morta nel 1953, e tutt’ora sepolta nel cimitero di Civitella d’Arna, che fin dai primi anni del novecento andava di aia in aia, durante le serate della settimana santa, recitandola a memoria, per preparare i contadini alle celebrazioni del Triduo Pasquale.
4640f064Contenuto di c5776751 UmbriaEventi.com 74972b4a
dbfb216aContenuto di fd3a156e UmbriaEventi.com 3bec7994Nella sacra rappresentazione, gli attori e i figuranti della Proarna, coadiuvati da quelli della vicina proloco di Ripa, si muovono in una stupenda scenografia naturale trasformata, dalle parole del testo dialettale, in luoghi del sacro. Per una sera, il piccolo borgo, l’antico castello ed il campanile che domina il piccolo borgo di Civitella, diventano i luoghi reali dove la passione di Cristo si concretizza, così come se la immaginavano i contadini del secolo scorso. Il testo, riadattato per la rappresentazione, si attiene rigorosamente all’autenticità della rappresentazione sacra, ed è un importante documento storico che il dott. Giuliano Bastianelli, di Ripa, appassionato della storia e cultura locale, ha conservato nel tempo. Erminia Calzoni Bovini, raccontava nel periodo pasquale, la storia della Passione di Cristo, ed all’epoca il piccolo Giuliano, ebbe la bontà di scrivere ciò che ascoltava dalla donna e conservarlo accuratamente nel tempo. Qualche anno fa, lo stesso Bastianelli ne fece dono alla Proarna per la rappresentazione.
93c27bc0Contenuto di 308414fa UmbriaEventi.com e8624dab
01dda0a1Contenuto di 9eae91b0 UmbriaEventi.com fd976ef0Nota Storico-religiosa
631de5bfContenuto di dda76f37 UmbriaEventi.com 7cedcd00Lo spettacolo, si può collegare alle antiche Sacre rappresentazioni, che possono considerarsi come prima forma di teatro dell’occidente medioevale, essendo nate nelle Chiese intorno al VIII – IX secolo a supporto della liturgia del rito romano, introdotta in Europa da Carlo Magno e da Papa Adriano.
18818d50Contenuto di 438faf87 UmbriaEventi.com 5de15360
d14283e7Contenuto di b48e5ff6 UmbriaEventi.com 5cb409deLa culla di queste Sacre rappresentazioni, fu il territorio perugino-assisano, dove venivano chiamate “Ripresentazioni”. La loro funzione, era quella di aiutare il popolo, che non sapeva leggere e non conosceva il latino, a capire meglio i misteri della fede cattolica attraverso azioni sceniche di facile comprensione. All’inizio queste rappresentazioni furono fatte dentro le Chiese, ma dopo il loro successo dovettero essere realizzate fuori di esse, soprattutto sui sacrati. Il tema principale di queste rappresentazioni era la vita di Cristo, e, in modo particolare, la sua Passione. La lingua utilizzata era il volgare parlato dalla gente. Tenendo conto di tutto ciò, si cercherà di riproporre questa forma di spettacolo, nel quale il nostro dialetto, richiamando le laudi di Jacopone da Todi, assurge a dignità di lingua capace di esprimere in maniera alta quella sofferenza umana che trova nelle parole della Madonna, sotto la croce, lo strazio per l’impotenza umana davanti al mistero della morte, che, solo nella resurrezione del Cristo, acquista il suo senso.