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Il giardino dei ciliegi è l’ultima commedia di Anton Čechov, nata da un “fortissimo desiderio di scrivere un vaudeville”.
Si apre nel mese di maggio, quando i ciliegi sono in fiore: Ranevskaja Liubov’ Andreevna ritorna nella sua tenuta di campagna, dopo aver dilapidato il patrimonio di famiglia. La proprietà è destinata a essere venduta all’asta per poter coprire i debiti accumulati. Il mercante Lopachin, discendente della famiglia di servi anticamente alle dipendenze dei vecchi proprietari, suggerisce di dividere la tenuta in lotti per costruire villette dalla cui vendita ricavare i soldi necessari, e salvare quindi parte della proprietà.
Il giardino rappresenta per i suoi proprietari un’ancora alla giovinezza e uno scrigno per i ricordi di una vita, e questo rallenta la decisione. Insopportabile il pensiero di assistere all’abbattimento dei meravigliosi alberi del giardino. Sarà inevitabile. Nessuno, infatti, riesce a salvare la proprietà, con tutti i ricordi e i legami affettivi che contiene, dalla vendita e dalla lottizzazione. Proprio il mercante Lopachin, di cui è innamorata Varja, una delle figlie della proprietaria, acquisterà il giardino e darà l’avvio all’abbattimento necessario alla ricostruzione.
9df7d9fdContenuto di 3915df73 UmbriaEventi.com 81d3adaeČechov traccia un quadro del suo tempo, ma anche del nostro. “Io descrivo la vita”, scriveva subito dopo il successo de Il giardino dei ciliegi, per difendere il carattere delle sue commedie, tetro, forse, ma mai “stucchevole” o “lacrimevole”.
di Anton Čechov
traduzione Fausto Malcovati
regia Leonardo Lidi
con (in o. a.) Giordano Agrusta (Boris Borisovic Simeonov-Piscik), Maurizio Cardillo (Charlotta Ivanovna), Alfonso De Vreese (Jasa), Ilaria Falini (Varja, figlia adottiva di Ljubov’), Christian La Rosa (Peter Sergeevic Trofimov), Angela Malfitano (Dunja), Francesca Mazza (Ljubov’ Andreevna), Orietta Notari (Lenja Andreevna, sorella di Ljubov’), Mario Pirrello (Ermolaj Alekseevic Lopachin), Tino Rossi (Firs), Massimiliano Speziani (Semen Panteleevic Epichodov), Giuliana Vigogna (Anja, figlia di Ljubov’)
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono Franco Visioli
assistente alla regia Alba Porto
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
in coproduzione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Spoleto Festival dei Due Mondi
DURATA 1 ora e 40
Mer 30 Ott 2024 - 20:45
Gio 31 Ott 2024 - 19:30
Ven 1 Nov 2024 - 20:45
Sab 2 Nov 2024 - 18:00
SPETTACOLO AUDIODESCRITTO Dom 3 Nov 2024 - 17:00