Il Vivismo Mostra d'Arte Contemporanea

Bevagna (PG)
Il Vivismo Mostra di Girolamo Barbini detto MOMO
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8a941975Contenuto di 8d44807a UmbriaEventi.com 4b7233ffMomo: il processo vitale della natura Un seme che germoglia rinnova il processo vitale da cui dipende la nostra sopravvivenza. L'artista che si pone di fronte a questa verità non può esimersi dal rispettarla ed esaltarla. In questo senso il lavoro artistico di Momo (Girolamo) Barbini, catalizza l'attenzione dello spettatore stimolandolo ad un'attiva presa di coscienza per omaggiare e rispettare il miracolo del continuo rinnovamento.
cf4555a3Contenuto di af253b20 UmbriaEventi.com 83078828
661ff1e5Contenuto di d1beba8c UmbriaEventi.com 0edd6ac5La Natura è il luogo dove agire. Il laboratorio in cui osservare le dinamiche processuali della vita; i colori delle piante; ascoltare il canto del vento o dello scorrere delle acque. Riflettendo sul procedere degli elementi Momo sente la necessità di appropriarsene, e non si limita alla riproduzione, ma ne porta in superficie il processo stesso, dando origine ad una corrente di pensiero che denomina Vivismo, termine coniato con l'obiettivo di sensibilizzare alla vita, intesa come rapporto con la natura.
23cd22ccContenuto di fa6cc4aa UmbriaEventi.com 4c7498c6
159c5a67Contenuto di e900b001 UmbriaEventi.com f699e759Nascono sculture e bassorilievi che sembrano mondi in miniatura: la pianta che cresce; la tana per gli insetti. L'opera, così, diviene spazio vitale e si ricollega al tema dell'arte processuale, emersa sul finire degli anni Settanta attraverso i protagonisti dell'Arte povera. Al tempo le correnti più estreme come Minimal Art, Land Art e Body Art, nascevano in opposizione ai fenomeni Pop, alimentati dalla straordinaria vitalità della Factory di Andy Warhol, e in antitesi con le politiche consumistiche. In Italia la situazione si presentava attraverso esperienze di intima relazione fra artista e natura: Giuseppe Penone che imprime la sua forma su un albero per crescere insieme ad esso; Jannis Kounellis ed i cavalli vivi all'Attico di Sargentini; Piero Gilardi con i suoi “tappeti-natura” in poliuretano; Gino Marotta che usa il metacrilato per realizzare boschi, foreste e animali; e l'elenco potrebbe estendersi molto ancora. L'utilizzo di elementi naturali, o addirittura il procedere nella natura stessa, esplode nella cultura occidentale, eccitata dalle grandi contestazioni studentesche e rafforzata dal Sessantotto, aumentando la propria incidenza nel corso degli anni Settanta e perdendo gradatamente interesse nel decennio successivo. Oggi non si tratta più di contestare; movimenti e ideali nascono e si spengono in breve tempo; riempiono per qualche giorni pagine di giornale e notiziari, perdendo presto di interesse, venendo rimpiazzati dalle successive notizie. La società liquida è questo costante cambiamento, l'isolamento intellettuale, la rinuncia alla battaglia. Il messaggio di Momo deve essere letto nella semplicità di una proposta intima e riservata, ben inserita in un territorio piccolo come quello della campagna bevanate. Memore degli insegnamenti francescani, rispettoso di quella natura che è tanto madre, quanto casa in cui ritrovare l'equilibrio perduto. Il Vivismo, e l'intera esperienza di Momo, appartengono al retaggio di una tradizione che trova nella campagna il senso di una reazione pacifica agli eccessi del presente. L'estremizzazione tecnologica induce al ritiro l'artista sensibile; a scegliere metaforicamente la strada dell'eremo, trattando l'arte come il mistico tratta la preghiera. Le opere di Momo dialogano con elementi della contemporaneità: poliuretano, plastiche, elementi d'uso quotidiano, ma la finalità loro viene diretta alla riproposizione della vita.
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3a45fee6Contenuto di 444b672d UmbriaEventi.com fb34ef73Su di esse l'artista colloca elementi vegetali; e terra. Terra su cui possano crescere erbe e altre piante, ma lascia anche spazi vuoti, vere e proprie tane dove possano trovare rifugio piccoli animali e insetti. È l'utopia di un artista che tenta di ricreare l'habitat terrestre; l'“essere natura”, offrendo al pubblico la possibilità di immedesimarsi non tanto con l'opera, ma con il suo messaggio. Un lavoro che trova la massima espressione direttamente nell'ambiente, interagendo con alberi, terra, erbe, animali; tramutandosi in una ri-attualizzazione della Land Art, dove il principio di fondo è la compenetrazione e condivisione fra artista e natura. Un destino comune: la volontà di ritirarsi nel silenzio delle piccole cose, abbracciando artisticamente il senso dell'arte come prodotto dell'intelletto umano, ma omaggiando la Madre Terra quale luogo e fonte di ogni essere vivente. Andrea Baffoni
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74b33736Contenuto di 08dfe9dc UmbriaEventi.com 16b2b345
ee02c823Contenuto di 6720a6a2 UmbriaEventi.com b028b374Genere: Arte Contemporanea a cura di Andrea Baffoni
c8ae21ffContenuto di 7f65e5c5 UmbriaEventi.com fcad5e84Sede: Bevagna (PG) Palazzo dei Consoli “Mercato Coperto” Data dal 27/03/2015 al 11/04/2015
9007d95fContenuto di 9c6c286d UmbriaEventi.com 703b296bInaugurazione: venerdì 27/03/2015 alle ore 18.00
20bdbfa3Contenuto di 78903bb9 UmbriaEventi.com 89811b62Organizzazione: Comune di Bevagna
9b159f53Contenuto di b226689b UmbriaEventi.com b586913aEnti Patrocinatori: Comune di Bevagna
ee7b374fContenuto di 778704e9 UmbriaEventi.com fef2338cInformazioni: comune.bevagna@postacert.umbria.it – Tel 0742/368111 ilvivismo@gmail.com – Tel 3663808184c07078dbContenuto di 478e87b3 UmbriaEventi.com b29fef5b

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