Il suggestivo Presepe Monumentale di Corciano prende vita, da ormai 42 anni, lungo i vicoli e le piazzette del centro storico.

Costituisce un appuntamento natalizio imperdibile non solo per i corcianesi, ma anche per le numerose comitive di turisti che da ogni parte d’Italia raggiungono il borgo medievale per visitarlo in questa peculiare veste sacra e incantata.

Le scene popolate dai numerosi personaggi a grandezza naturale, aventi mani e teste in terracotta e abiti in foggia medievale, donano al borgo un’atmosfera così incantata che al visitatore sembra quasi di percepire le voci e i rumori del mercato, degli artigiani e degli animali.

Ogni anno il Presepe Monumentale di Corciano, rinnovato dal gruppo di abili volontari della Parrocchia di Santa Maria Assunta che ne cura progettazione, impianto scenico e allestimento, racconta un tema diverso, per indurre, oltre che ad ammirare, anche a riflettere. Il 2025 è ispirato, in analogia con le altre iniziative del borgo, alla celebrazione della ricchezza del Creato e alla tutela della biodiversità, incarnate nel simbolo dell’ape operosa, la cui scomparsa metterebbe in pericolo il futuro dell’umanità. Le api sono “un esempio di vita e di attività sociale, in cui ciascuna categoria ha il suo ufficio da adempiere”.

È questo un passaggio del discorso di Papa Pio XII in occasione del Congresso Nazionale di Apicoltura del 1947. “Ah! Se gli uomini sapessero e volessero ascoltare la lezione delle api; se ciascuno sapesse compiere, nell’ordine e nell’amore, al posto fissato dalla Provvidenza, il suo dovere quotidiano; se ciascuno sapesse gustare, amare, mettere in valore, nella collaborazione intima del focolare domestico, i piccoli tesori accumulati durante la sua giornata di lavoro fuori casa…” Parole che, dopo quasi un secolo, suonano ancora più attuali e doverose…

Il Presepe 2025 si apre proprio, in Piazza dei Caduti, con la scena dell’accampamento dei Magi accompagnati dalla Stella Cometa, accogliendo il visitatore che entra nel Borgo e invitandolo, da subito, a seguire “la luce che porta alla Salvezza”, in un percorso reale quanto spirituale, nell’intento di riaccendere nel cuore di chi compirà tale cammino l’amore per la Natura, per il Creato e le sue ricchezze, dalle più piccole alle più grandi, riflettendo al contempo sull’importanza di custodire preziosamente questi doni e di riscoprire l’importanza dei rapporti e dei legami su cui tutto si fonda.

Tutti i giorni accesso libero.