39ª edizione del Palio dell'Oca, una delle rievocazioni storiche più emozionanti del Centro Italia che si disputa a Cagli, nel cuore delle Marche, tra le montagne che si aprono verso l’Appennino e il dolce respiro della valle del Metauro; un luogo dove, una volta all’anno il tempo si ferma. 

Anche quest’estate, Cagli si prepara a indossare i suoi abiti più nobili: quelli del Rinascimento.
L’intera città si trasforma: si anima di colori, suoni e atmosfere d’altri tempi. Le quattro contrade – Sant’Angelo, Sant’Andrea, San Francesco e Sant’Agostino – si sfidano in una settimana di giochi, cortei, spettacoli e antichi rituali, che culminano nella spettacolare Disputa del Palio: un Giuoco dell’Oca in versione “umana”, messo in scena nell’Arena di Sant’Emidio tra prove rocambolesche, pedine in carne e ossa e un pubblico incantato.

Ma il Palio dell’Oca non è solo la sua giornata finale: è un autentico viaggio nel tempo che coinvolge tutte le generazioni.

Un’esperienza per tutti i sensi
Vestiti in stile, assaggia la cucina di contrada, ascolta il battito dei tamburi, lasciati avvolgere dal profumo del pane appena sfornato e dal fascino delle stoffe damascate.
Durante il Palio, le taverne si riempiono di voci, risate e piatti incredibili, preparati a mano secondo le ricette della tradizione: paste tirate al momento, carni alla brace, dolci rinascimentali, vini sinceri.
È una festa dove la condivisione è il vero ingrediente segreto. Dove si mangia fianco a fianco tra amici, viaggiatori e contradaioli, e ogni dettaglio – dal cibo alla musica – racconta una storia.

Il Palio dell’Oca è molto più di un evento: è un legame vivo tra passato e presente, tra cultura e gusto, tra chi arriva da lontano e chi custodisce queste tradizioni da sempre.

Non è solo una festa. È un racconto che prende vita.